Kiaz’s BIO

Chiara “KiaZ” Zanutto

Maestra di mtb FCI ti2 (ex TM1) e Guida Cicloturistica sportiva FCI.
Accopagnatore Cicloturistico della Regione Piemonte (LR 2009).
In possesso di abilitazione BLSD.
Founder and Owner.

Nata a fine anni 70, cresciuta negli anni 90 con uno snowboard sotto i piedi, sono sempre stata attratta da action sports e attivita’ outdoor piu’ o meno adrenaliniche.

Dopo una parentesi – anche agonistica – nel surf da onda (longboard) , torno ad una delle antiche fiamme, la bici. Le prime esperienze con le due ruote in discesa risalgono all’ estate 2007, nell’alta ValSusa post-olimpica a bordo di una Slayer da 26 comprata online, trovando nella mtb un egregia sostituta estiva della tavola da neve.
Gli eventi mi allontanano per un periodo dalla mia Valle e mi portano a Roma, dove nel 2016 decido che devo tornare in bici. Nel 2017 assemblo una Stumpjumper partendo da telaio, e a cavallo del 2018/2019 prendo il brevetto di maestra di primo livello con la FCI. Continuo a girare, racconto le mie esperienze e i miei giri sul blog personale not4normals.it , metto a disposizione la mia esperienza e propensione alla didattica di chiunque voglia avvicinarsi a questo mondo. Nel 2021 la svolta, una fortunata coincidenza mi permette di entrare nello staff tecnico della Tibur Bike Team, dove ho collaborato fino a giugno 2022 per quel che concerne l’insegnamento nelle categorie giovanili. Contemporaneamente, sopratutto nell’ultimo periodo, inizio anche a seguire qualche “ragazza un po’ cresciuta” in maniera individuale, riuscendo a far ottenere miglioramenti tecnici e affrontare rockgarden e ripidi.

Sono elettrica dal 2021 e credo che l’ebike sia la chiave di volta per aprire questo sport a molte piu’ presone, permettendo di azzerare il divario dovuto all’allenamento, cosa che in passato mi ha fatto soffrire parecchio e reso difficoltoso l’inserirmi in uscite di gruppo.
Non ho mai fatto gare, non credo che mai ne faro’. Adoro la montagna e quindi l’all-mountain, preferendo un approccio esplorativo, dove non conta la velocita’, ma la sicurezza e la giusta tecnica per affrontare in sella anche passaggi complessi.
Non amo i bikepark anche se ne riconosco l’utilita’ didattica sopratutto per chi non ha l’ebike.
Dopo 10 anni passati a Roma sono rientrata al NordOvest, e attualmente mi divido tra la Liguria e il Piemonte, dove ho frequentato il corso da accompagnatore Cicloturistico presso il Formont, ente accreditato dalla Regione, per poter essere in regola con la legge regionale del 2009 e mettere la mia esperienza e competenza a disposizione di tutte coloro che vorranno entrare o approfondire questo mondo.
La mia mission e’ avvicinare sempre piu’ donne a questo sport, sfatando alcuni miti, aiutandole a guadagnare sicurezza e ad affrontare trail impegnativi , lavorando qualora necessario anche sui blocchi mentali, ovvero uno dei problemi piu’ frequenti tra le aspiranti biker in rosa. Credo che – e i risultati iniziano a dimostrarlo – l’approccio “ad armi pari” inteso sia come fisico che come modalita’ di approccio al rischio permetta alle aspiranti biker di ottenere risultati , talvolta inaspettati , mettendoci il giusto impegno.

Le mie attuali bici sono una ebike light Orbe Rise, mezzo ideale per mantenere la reattivita’ e maneggevolezza del mondo muscolare e poter al meglio insegnare la tecnica in entrambi i mondi e un frontino un po’ cattivo per non dimenticare come si pedala senza motore e per girare in pumptrack, mia grande passione.