fear or not fear

Non aver paura …

DI AVER PAURA

… Mandalo !!!
… Fidati della bici !!!
… Molla quei freni !!!
… Lo fanno anche i bambini !!!
… Ti faccio io da lepre !!!
… La velocita’ e’ dalla tua parte !!!

Quante volte ci siamo sentite dire queste cose ?

Adesso pero’ andiamo ad analizzare nel dettaglio le mezze verita’ di questi “consigli dell’amic* esperto” :

1) Mandalo (send it/commit it) -> commitment. Tipicamente riferito ai salti o drop non copiabili, spesso visti come “una cazzata” da chi e’ abituato a farli. Qua la cosa e’ facile e’ davvero on/off. Supposto di avere la tecnica corretta affrontare l’ostacolo in questione , o e’ si o e no. Se solo qualunque “elemento di disturbo”, quali fondo non compatto sull’atterraggio, umido, secco ecc ci dia solo la minima avvisaglia di incertezza … Semaforo rosso !!

doppio

Questa foto e’ stata scattata su un piccolo salto doppio (la prospettiva non rende il “buco” … ). Prima di riuscire a chiuderlo in scioltezza ho dovuto fare molte ripetizioni su salti “a panettone” di simili dimensioni.

2) Fidati della bici -> “trust that bike” . Questo e’ tipicamente applicabile ai rockgardens. Puoi fidarti della bici se hai acquisito la sicurezza e le basi per farlo. Hai poco da fidarti se ti tremano le gambe. E’ anche vero che le bici moderne, su uno scassato lineare senza troppi cambi di direzione, sono molto meno soggette al ribaltamento di quelle di qualche anno fa.

In foto, il rockgarden del trail “Ripetitori”, a Civitavecchia (RM). Vi assicuro che su questo non basta fidarsi, ma serve anche una buona capacita’ di “bike body separation” ovvero di separare il corpo dal mezzo spostando i pesi nel modo piu’ favorevole al mantenimento della linea.


3) Molla quei freni !!!! -> speed is your friend . La velocita’ e’ tua amica … fino ad un certo punto e al momento giusto. La velocita’ che dobbiamo utilizzare e’ quella che ci fa restare nella zona di comfort. Nel caso di superamento di un ostacolo, dobbiamo pensare sempre ad una velocita’ minima di rotolamento/scavallamento che ci permette di andare oltre senza impuntarci ma restando sotto controllo e usando entrambi i freni per modulare. Certo non bisogna bloccare le ruote ma neanche aprire tutto e sperare nella buona sorte

roccia sestri

Il famoso roccione finale del St.Anna di Sestri Levante e’ il tipico esempio dove i freni non vanno toccati fino al completamento dell’ostacolo, a patto di entrare nell’ostacolo alla nostra minima velocita’ di rotolamento .


4) Lo fanno anche i bambini -> questa forse e’ almeno per me la piu’ insopportabile delle affermazioni. I bambini in primis non hanno la capacita’ di capire cosa e’ pericoloso e cosa no (finche’ non si fanno male), in genere cadono e difficilmente si rompono, o se subiscono traumi questi si risolvono molto piu’ facilmente e rapidamente che non nell’audlto. Inoltre sono piccoli e con il baricentro basso e questo puo’ favorirli in molte circostanze. Se possiamo essere bambin* di testa il fisico spesso e volentieri e’ ben diverso.


5) Ti faccio io da lepre/ti tiro … In questo caso la persona che apre deve davvero dare fiducia ed essere davvero brav* a non far uscire l’inseguito dalla zona di confort . Cosa complessa che si impara solo con anni di esperienza. Attenzione, il fare le linee e’ un conto, il tirare e’ un altro. Ben venga – se ci fidiamo – chi ci va le linee … tirarci oltre la confort zone ci porta a fare errori. Per imparare ad andare forte bisogna prima imparare ad andare piano.

insane double

Quando c’e’ fiducia, l’inseguimento puo’ funzionare, sopratutto nel caso di determinare la corretta velocita’ per passare un doppio. Attenzione pero’, elettriche e muscolari potrebbero avere diverse velocita’ di approccio dello stesso ostacolo. Ovviamente servono solide e comprovate basi per spingere quel poco di piu’ in sicurezza.


6) La velocita’ e’ tua amica …. Come al punto tre. Per essere dalla nostra parte, la velocita’ deve essere in zona di comfort. E se non sappiamo curvare in modo corretto alla nostra velocita’, difficilmente riusciremo a farlo a velocita’ piu’ elevata. Meglio una guida piu’ fluida che stop and go nella speranza di riprendere l’amic* davanti.


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